La Tua Guida alla Difesa dalle Cartelle Esattoriali
Cartelle Esattoriali: Istruzioni per l'Uso
Immediata
Cartelle Esattoriali: Non Farti Cogliere Impreparato
Le cartelle esattoriali sono documenti ufficiali emessi dall'Agenzia Entrate-Riscossione per conto di enti creditori come INPS, Agenzia delle Entrate, Comuni e altri. Il debitore ha 60 giorni per effettuare il pagamento, dopodiché l'Agenzia può procedere con la riscossione coattiva. Se la riscossione non avviene entro un anno, è necessaria un'intimazione di pagamento che concede ulteriori 5 giorni. In caso di mancato pagamento, l'Agenzia dispone di tre strumenti principali: ipoteca, fermo amministrativo e pignoramento. Per verificare la propria situazione debitoria, è possibile consultare il sito dell'Agenzia o rivolgersi agli uffici territoriali. In alternativa, si può ricorrere a professionisti specializzati per valutazioni più approfondite. Il debitore ha diritto di opposizione se sussistono motivi validi, come prescrizione o errori di notifica, ma deve agire entro i termini previsti. È consigliabile consultare un avvocato tributarista per valutare rapidamente la situazione e sviluppare una strategia efficace. Se l'annullamento non è possibile, esistono alternative come la o la richiesta di rateazione in 72 o 120 rate presso l'Agenzia Entrate-Riscossione. La gestione tempestiva e professionale della situazione è fondamentale per evitare conseguenze più gravi e trovare la soluzione più adeguata al proprio caso.
Cosa è una Cartella Esattoriale?
La cartella esattoriale è lo strumento attraverso il quale l’Agenzia Entrate - Riscossione richiede il pagamento di determinate somme di denaro per conto di un Ente creditore.
Gli enti creditori o impositori possono essere per esempio: INPS, Agenzia delle Entrate, Città Metropolitana , Comuni, Regioni, Camera di Commercio, ecc.
Ricevuta la cartella esattoriale all’interno troveremo i termini per effettuare il pagamento e la descrizione del Ruolo formato dall’Ente impositore. Solitamente il pagamento è richiesto entro e non oltre 60 giorni.
Al decorrere di questi 60 giorni, l’Agenzia Entrate - Riscossione è legittimata ad effettuare una riscossione coattiva.
La riscossione può essere effettuata entro un anno dalla notifica della cartella di pagamento, se questo non avviene, il Concessionario di riscossione è obbligato dalla legge a formalizzare un ulteriore intimazione di pagamento per rinnovare i termini riscossivi ai sensi dell’art. 50 del D.P.R. 602/73.
L’ intimazione di pagamento ha una scadenza di 5 giorni, decorsi i quali l’Agenzia Entrata- Riscossione potrà provvedere all’azione riscossiva, che si svolgerà in modi differenti in relazione agli importi dovuti.
Cosa Succede Se NON Pago?
Il concessionario di riscossione ha a sua disposizione 3 strumenti principali, in particolare due strumenti di natura cautelare/garanzia del credito ed una misura esecutiva:
Nel caso in cui si voglia fare chiarezza sulla propria situazione debitoria, lo si può fare attraverso il sito ufficiale dell’Agenzia Entrate - Riscossione o recandosi direttamente agli uffici di competenza territoriale. Diversamente ci si può avvalere di per richieste più specifiche e per ottenere dellstudi professionali esperti in materia tributariae valutazioni più accurate della situazione e concordare il da farsi entro i termini di scadenza.
Come Opporsi alla Cartella Esattoriale?
Il debitore ha il diritto di opporsi al pagamento qualora ce n’è fossero i motivi e soprattutto nel rispetto dei termini per ricorrere.
Vi sono diversi motivi per annullare una cartella di pagamento, tra i più comuni troviamo la prescrizione, e gli errori di notifica, ma ne esistono altri.
Per i motivi sopracitati la valutazione della cartella esattoriale da parte di un deve avvenire nei tempi più avvocato tributarista espertoceleri possibili, in modo tale da costruire una strategia valida e vincente ai fini della risoluzione del problema, qualora ci siano i motivi ed i termini di scadenza per attuarla.
Qualora non si potesse annullare in nessun modo la cartella esattoriale, per il debitore sono previste altre misure come la Legge-3-2012/ Sovraindebitamento. All’esito di una valutazione accurata da parte di un esperto in materia tributaria, si può decidere di utilizzare questo ulteriore strumento previsto dalla legge.
Nell’eventualità che non si possa accedere a nessuna delle misure sopracitate, il debitore ha la possibilità di formalizzare una richiesta di rateazione presso l’ Agenzia Entrate- Riscossione in 72 o 120 rate.
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