Pignoramento Pensione: Guida Completa alla Tutela dei Pensionati

Tutto quello che Devi Sapere sui Pignoramenti della Pensione

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Tutto quello che Devi Sapere sui Pignoramenti

Il pignoramento pensione è una procedura di esecuzione forzata che permette ai creditori di trattenere parte della pensione del debitore attraverso l'INPS o altri enti previdenziali. Per avviare la procedura, il creditore deve possedere un titolo esecutivo e aver notificato un atto di precetto. La legge stabilisce limiti precisi per tutelare i pensionati. I pensionati in difficoltà possono difendersi verificando l'impignorabilità della pensione, cercando accordi con i creditori, opponendosi al pignoramento entro i termini di legge o richiedendo l'esdebitazione in caso di insolvenza totale.

Cos’è il pignoramento pensione e come funziona

Il pignoramento pensione è un tipo di pignoramento presso terzi, ovvero una procedura che consente al creditore di aggredire i crediti che il debitore ha nei confronti di un terzo soggetto. Nel caso del pignoramento pensione, il terzo soggetto è l’INPS o l’ente previdenziale che eroga la pensione al debitore.

Il creditore, per poter pignorare la pensione, deve avere un titolo esecutivo, come un decreto ingiuntivo o una sentenza, e deve aver notificato al debitore un atto di precetto, che è l’ultimo avviso per pagare il debito entro 10 giorni. Se il debitore non paga entro questo termine, il creditore può chiedere al giudice l’autorizzazione a procedere al pignoramento della pensione.

Il giudice, se accoglie la richiesta del creditore, emette un decreto di pignoramento e lo notifica all’INPS o all’ente previdenziale, che è tenuto a trattenere una parte della pensione del debitore e a versarla al creditore. Il debitore viene informato del pignoramento con una lettera dell’INPS o dell’ente previdenziale.

Quali sono i limiti al pignoramento della pensione

Il pignoramento della pensione non può essere totale, ma deve rispettare dei limiti stabiliti dalla legge per garantire al debitore il cosiddetto minimo vitale impignorabile, ossia la somma necessaria per vivere dignitosamente.

Il minimo vitale impignorabile è pari al doppio dell’assegno sociale, che è una prestazione assistenziale erogata dall’INPS ai cittadini in condizioni di bisogno economico. L’importo dell’assegno sociale viene aggiornato ogni anno dall’INPS e per il 2022 è pari a 468,28 euro mensili per 13 mensilità. Quindi, il minimo vitale impignorabile è pari a 936,56 euro mensili.

Tuttavia, con il decreto Aiuti bis, approvato nel 2022 per contrastare gli effetti della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19, è stato stabilito che il minimo vitale impignorabile non può essere inferiore a 1.000 euro mensili. Questo significa che le pensioni inferiori a 1.000 euro non possono essere pignorate in nessun caso.

Se la pensione supera i 1.000 euro mensili, la parte eccedente può essere pignorata ma entro certe percentuali che dipendono dall’ammontare della pensione stessa. In particolare:

  • se la pensione non raggiunge 2.500 euro, il limite di pignoramento è di un decimo;
  • se la pensione supera 2.500 euro ma non supera 5.000 euro, il limite di pignoramento è un settimo;
  • se la pensione è maggiore di 5.000 euro, il limite di pignoramento è un quinto.

Per fare un esempio pratico, se hai una pensione di 1.300 euro mensili, non puoi pignorare per massimo un quinto della differenza tra 1.300 e 1.000 euro (un quinto di 300 ossia 60 euro). Quindi la tua pensione pignorabile sarà di 1.240 euro.

Cosa succede se la pensione è già pignorata

Se la tua pensione è già pignorata da un creditore, puoi subire altri pignoramenti da parte di altri creditori? La risposta è sì, ma con delle limitazioni.

Innanzitutto, devi sapere che il primo creditore che ha pignorato la tua pensione ha la precedenza sugli altri e non può essere scavalcato. Quindi, se il primo creditore ha pignorato un quinto della tua pensione, gli altri creditori potranno pignorare solo la parte residua.

Inoltre, devi sapere che il limite massimo di pignorabilità della pensione è di due quinti, indipendentemente dal numero dei creditori. Questo significa che se hai più di due creditori che vogliono pignorare la tua pensione, dovranno accontentarsi di una quota inferiore al quinto ciascuno.

Per fare un esempio pratico, se hai una pensione di 1.500 euro mensili e sei già stato pignorato da un creditore per un quinto (300 euro), puoi essere pignorato da un altro creditore per un altro quinto (300 euro), ma non oltre. Se invece hai tre o più creditori che vogliono pignorare la tua pensione, dovranno spartirsi i 300 euro rimanenti in parti uguali o proporzionali al loro credito.

Quali sono le tutele per i pensionati in difficoltà

Se sei un pensionato in difficoltà economica e temi il pignoramento della tua pensione, ci sono alcune tutele che puoi attivare per difenderti o per ridurre l’impatto del pignoramento.

La prima tutela è quella di verificare se la tua pensione rientra tra quelle impignorabili o parzialmente impignorabili. Come abbiamo visto, le pensioni assistenziali come l’assegno sociale o la pensione di invalidità non possono essere pignorate in nessun caso. Le altre pensioni possono essere pignorate solo per la parte eccedente il minimo vitale impignorabile, che è pari a 1.000 euro mensili.

La seconda tutela è quella di cercare un accordo con il creditore per evitare il pignoramento o per ridurne l’importo. Puoi proporre al creditore una rateizzazione del debito o una transazione per chiudere la questione con una somma inferiore a quella dovuta. Se il creditore accetta, potrai evitare il pignoramento o limitarlo a una quota simbolica.

La terza tutela è quella di fare opposizione al pignoramento se ritieni che ci siano degli errori o delle irregolarità nella procedura. Puoi fare opposizione al decreto di pignoramento entro 20 giorni dalla sua notifica oppure entro 40 giorni dalla notifica dell’atto di precetto se il decreto non ti è stato notificato. Per fare opposizione devi rivolgerti a un avvocato e presentare le tue ragioni al giudice competente.

La quarta tutela è quella di chiedere l’esdebitazione se sei insolvente e non hai alcuna possibilità di pagare i tuoi debiti. L’esdebitazione è una procedura prevista dalla legge fallimentare che consente ai debitori onesti di liberarsi dai debiti dopo aver ceduto tutti i loro beni ai creditori o dopo aver aderito a un piano del consumatore. Per chiedere l’esdebitazione devi rivolgerti a un avvocato e presentare una domanda al tribunale fallimentare competente.

Conclusione

Il pignoramento della pensione è una misura estrema che i creditori possono adottare nei confronti dei pensionati inadempienti. Tuttavia, la legge prevede dei limiti e delle tutele per garantire al pensionato il minimo vitale impignorabile e la possibilità di difendersi o di trovare un accordo con i creditori. Se sei un pensionato in difficoltà e temi il pignoramento della tua pensione, ti consigliamo di rivolgerti a un professionista che possa assisterti e consigliarti al meglio.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile! Se hai bisogno di ulteriori informazioni o consulenze, contattaci senza impegno. Siamo a tua disposizione per aiutarti a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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